Mangiare è più che nutrirsi, è stabilire una relazione con se stessi, con gli altri e con i beni della terra.
Nel rapporto con se stessi il cibo costituisce la fonte primaria di nutrimento ed è strettamente correlato alla salute e al piacere; in alcuni casi la privazione del cibo diventa esasperata perché a servizio dell’immagine fisica (anoressia e bulimia), in altri casi c’è l’ingordigia che porta al sovrappeso e all’obesità.
Nel rapporto con gli altri, consumando insieme il cibo, la relazione diventa condivisione, a tavola dialoga la famiglia, si incontrano gli amici, gli uomini d’affari e i politici, si festeggia qualcuno o qualcosa. Le persone si ritrovano una di fronte all’altra con la propria individualità ed insieme condividono i beni della terra e la propria vita.
Con il cibo l’uomo stabilisce un rapporto con la terra e con il cosmo a cui appartiene, può distruggere la natura o coltivarla entrando in un rapporto di scambio con essa.
Mangiare insieme non solo unisce ed aggrega le persone, ma ci aiuta ad assaporare meglio ciò che mangiamo, a mangiare più lentamente secondo il ritmo della conversazione, e infine ci dà l’occasione di riappropriarci della cultura e della tradizione del cibo nel corso dei tempi e delle generazioni.