Che cos’è
La sindrome metabolica è un quadro clinico articolato, generato dalla presenza contemporanea di 3 condizioni: diabete, pressione alta e obesità.
Ognuna di queste condizioni rappresenta un fattore di rischio per cuore e vasi sanguigni per cui la loro combinazione aumenta in modo significativo la probabilità di sviluppare problemi cardiaci, ictus e altri disturbi vascolari. Le errate abitudini alimentari sono causa di aumentata diffusione di diabete, pressione alta e obesità e questo spiega l’aumento di casi di sindrome metabolica, che attualmente interessa una persona adulta su quattro.
A volte la sindrome metabolica viene indicata anche come sindrome da insulino-resistenza, poiché si ritiene che la sua causa principale sia la resistenza delle cellule all’azione dell’insulina.
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Cause
I fattori che possono causare la sindrome metabolica sono:
- predisposizione genetica alla resistenza insulinica
- sovrappeso
- sedentarietà
Inoltre studi recenti dimostrano che altre condizioni che sembrano svolgere un ruolo importante nella comparsa della sindrome metabolica, sono:
- calcoli biliari
- sindrome dell’ovaio policistico
- fegato grasso ( accumulo di trigliceridi e altri grassi nel fegato)
- problemi respiratori durante il sonno ( come l’apnea notturna)
L’incidenza della sindrome metabolica aumenta inoltre con l’avanzare dell’età.
Diagnosi
La diagnosi della sindrome metabolica è basato sulla presenza di diversi fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, ossia:
- circonferenza vita, misurazione del grasso corporeo presente nella zona addominale
- ipertensione, cioè pressione alta, che può facilitare il deposito di grassi e la formazione di placche
- colesterolo HDL, il cosiddetto colesterolo buono perchè protegge le arterie dall’accumulo del colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo
- trigliceridi
- glicemia
Secondo le Linee guida internazionali (International Diabetes Federation IDF )la diagnosi di sindrome metabolica si basa sulla contemporanea presenza di 3 parametri alterati, i cui valori limite sono i seguenti:
- circonferenza vita, maggiore o uguale (≥) a 102 centimetri nei maschi, ≥ 88 nelle femmine
- pressione arteriosa ≥130/85
- colesterolo HDL minore (<) di 40 mg/dl nei maschi; < 50 nelle femmine
- trigliceridi ≥ 150 mg/dl
- glicemia a digiuno ≥ 110
Prevenzione e terapia
La migliore arma di prevenzione della sindrome metabolica è l’adozione di uno stile di vita sano, basato sul mantenimento del peso forma, la pratica regolare di un’attività fisica quotidiana e una dieta equilibrata che consenta di tenere sotto controllo la pressione del sangue, i valori di colesterolo e la glicemia. Uno stile di vita sano comprende anche moderazione nel consumo di alcol e astensione dal fumo.
Infatti un esercizio fisico regolare e anche moderato ha i seguenti effetti positivi: mantiene costante la glicemia, riduce la resistenza all’insulina e i livelli di trigliceridi, alza i valori del colesterolo buono HDL e abbassa quelli del colesterolo cattivo LDL, previene la pressione alta e favorisce la riduzione di peso e del grasso corporeo, soprattutto quello addominale.
L’esercizio fisico deve essere associato ad una modifica delle abitudini alimentari, volta a diminuire l’assunzione di zuccheri, grassi, sodio e colesterolo.
Le 7 mosse per prevenire a tavola la sindrome metabolica
- Evita o riduci il consumo di alimenti ad alto indice glicemico (IG) perché alzano la glicemia nel sangue e favoriscono la formazione di grasso addominale e il diabete, oltre che il soprappeso. Preferisci invece quelli a medio e basso IG. Cibi ad alto IG: per esempio, pane bianco, pane senza glutine, cornflakes, miele, patate al forno e fritte, cracker, zucchero saccarosio, bevande zuccherate.Cibi a medio IG: ananas, spaghetti integrali, banane, kiwi, mango, pane di segale, maccheroni, carote, uva, arancia.Cibi a basso IG: prugna, pera, yogurt, latte magro, latte di soia, fagioli bolliti, mela, lenticchie, edamame, maltitolo, frutta oleosa, orzo, amaranto, quinoa.
- Consuma alimenti contenenti fibre idrosolubili (verdure e frutta, ma anche legumi, amaranto, quinoa e avena) per rallentare l’assorbimento di glucosio, grassi e colesterolo a livello intestinale.
- Inserisci un cibo proteico (in modiche quantità) in ogni pasto per rallentare l’assorbimento degli zuccheri, con un effetto simile a quello di fibre e grassi.
- Riduci l’impiego di sale in cucina, sostituendolo in gran parte con spezie ed erbe aromatiche. Tra i sali da preferire per cucinare, usandone solo un pizzico, trovi quello marino integrale, il sale iodato e il sale blu ricco di potassio.
- Evita i grassi idrogenati, quelli di palma e cocco, così come i cibi ricchi di grassi saturi di origine animale (salumi, formaggi, carni rosse grasse) e quelli che contengono mono e digliceridi degli acidi grassi (E471), non utilizzare dolcificanti di sintesi e non mangiare cibi che contengono additivi in genere: tendono a rallentare il metabolismo e sovraccaricare di lavoro il fegato, favorendo la produzione di colesterolo e trigliceridi.
- Se hai un attacco di fame improvviso (capita spesso in presenza di sindrome metabolica), prima di mangiare bevi un bicchiere d’acqua a piccoli sorsi e mastica a lungo una presa di semi di finocchio misti a semi d’anice verde. È un ottimo trucco per fermare la fame, anche quella nervosa.
- Bevi 2 cucchiaini da tè di aceto di mele diluito in un bicchiere d’acqua prima dei pasti: contribuisce a disintossicare l’organismo, ad aumentare il senso di sazietà e a favorire il dimagrimento.
Fonti
- NHS Choices. Metabolic syndrome
- Mayo Clinic. Metabolic syndrome
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/s/sindrome-metabolica#bibliografia
- https://www.riza.it/dieta-e-salute/mangiare-sano/6866/sindrome-metabolica-la-dieta-che-la-previene-e-la-cura-in-sette-mosse.html